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Ezio Rossi: “La Pallavicini è La Mia Seconda Casa. Lo Sport è Una Scuola Di Vita”

Ezio Rossi: “La Pallavicini è la mia seconda casa. Lo sport è una scuola di vita”

Un personaggio importante per la nostra Polisportiva, un punto di riferimento per tutte quelle persone di ogni fascia d’età che si avvicinano al nostro mondo. Ecco l’intervista a Ezio Rossi.

Ciao Ezio, innanzitutto ti ringrazio per aver accettato di partecipare a questa intervista. Come stai?

“Per ora sto bene, tu? Spero di conoscerti presto, sento spesso parlare di te”

Quando e come è iniziato il tuo rapporto d’amore con la Pallavicini? Che ruoli hai ricoperto e cosa fai oggi?

“Sono arrivato alla Pallavicini 40 anni fa ormai, accompagnando mio nipote agli allenamenti di basket. Pensa che il suo primo allenatore è stato Roberto Ventura. L’anno successivo diventai dirigente accompagnatore della squadra ma Roberto non c’era più. Sono stato dirigente per qualche anno diventando responsabile della sezione basket fino a 3 anni fa, quando ho lasciato per aver raggiunto i limiti di età. Mi sono sempre occupato di tutto: dalle maglie di gioco a cercare gli allenatori, redigere i referti per le partite e tanto altro!”

Indubbiamente sei un punto di riferimento per tutti i giovani e per gli adulti della Polisportiva. Cos’è per te l’Antal Pallavicini?

“Per me la Pallavicini è stata ed è una seconda casa. Un qualcosa di importante a cui ho contribuito a far crescere negli anni”

Quali sono i valori che cerchi di tramandare ai giovani?

“Ho sempre cercato di essere un esempio per loro trasmettendo educazione, pazienza e mostrando rispetto per tutti”

Cos’è lo sport per Ezio e come lo sta vivendo in questo momento di pandemia?

“Lo sport deve essere una scuola di vita caratterizzata da alti e bassi, come accade appunto nella vita reale. Sto vivendo male questo momento, come tanti”

Il 31 gennaio l’Antal festeggerà il suo compleanno, cosa auguri a tutto il movimento?

“Purtroppo sono due anni che non festeggiamo il compleanno della Pallavicini a causa pandemia. Sono sempre stati momenti bellissimi. Spero che torneremo presto a festeggiare tutti insieme”

Ti è mai capitato di rivedere quell’Ezio che è entrato a far parte della famiglia Antal anni fa in qualche ragazzo che vedi giocare oggi?

“In realtà si. Poche volte ma è successo”

Concludiamo con un pensiero speciale. Prima lo hai anche citato. Qualche giorno fa è venuto a mancare Roberto Ventura. Che rapporti avevi con Veggio?

“Ci vedevamo spesso per le partite. Lui ha allenato per tante società, ci salutavamo sempre con rispetto e piacere! Negli anni ho conosciuto tante persone speciali che mi hanno aiutato ad organizzare tutto. Ora mi occupo di tesseramenti, pratiche burocratiche, rapporti con la federazione di pallacanestro dove sono delegato regionale e aiuto gli allenatori. Questo è Ezio, questo è quello che faccio con passione e amore per l’Antal!”

 

Realizzata da: Simone Biancofiore

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