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INTERVISTA – Francesca Ponissa: “Vittoria è Fondamentale Per Noi. Vi Spiego L’ambiente Antal”

INTERVISTA – Francesca Ponissa: “Vittoria è fondamentale per noi. Vi spiego l’ambiente Antal”

La protagonista della terza intervista è Francesca Ponissa, giocatrice di pallavolo della nostra under19. Una piacevole chiacchierata con una ragazza 18enne molto determinata e ambiziosa. Tra i temi trattati: il gruppo, l’importanza dell’allenatrice Vittoria e il mondo Antal

Ciao Francesca, parlaci un po’ di te

“Ciao, sono Francesca Ponissa e ho 18 anni. Frequento l’ultimo anno del liceo Galvani di Bologna. Il mio indirizzo è lo scientifico internazionale inglese, per cui studio alcune materie sia in italiano che in lingua inglese. È una scuola molto impegnativa ma che offre molte opportunità per il futuro; infatti l’anno prossimo spero di entrare all’università di medicina in italiano o in inglese”

Da quanti anni fai parte della Polisportiva e da quanto tempo giochi con le tue compagne

“Faccio parte dell’Antal più o meno da due anni perché prima la mia squadra era sotto la Polisportiva OPEN ma sono insieme alle mie compagne da 12 anni”

Che gruppo siete e come state affrontando questo periodo di emergenza Coronavirus?

“In generale siamo un gruppo molto affiatato, questo è dovuto anche dal fatto che siamo insieme da tantissimi anni e siamo come una seconda famiglia. In questo periodo ogni tanto ci sentiamo per sapere come stiamo sperando di rivederci presto”

Stagione un po’ particolare questa ma ti chiedo come stava andando il campionato?

“Il nostro campionato in realtà era appena iniziato perché da ottobre a dicembre avevamo fatto un pre-campionato. Comunque stavamo andando molto bene, avevamo giocato un paio di partite e le avevamo vinte entrambe”

Che tipo di allenatrice è Vittoria? Cosa vi ha insegnato in questi anni? Ti chiedo anche la sua qualità più bella?

“Vittoria è una persona fondamentale per me, sia per quanto riguarda la mia carriera pallavolistica che nella vita quotidiana. È con la squadra da circa 10 anni e quindi ci ha cresciute insegnandoci delle qualità che sicuramente hanno contribuito a creare quella complicità che c’è all’interno della nostra squadra. Un esempio è la precisione nei passaggi che rende il nostro gioco pulito e ordinato. Lei è sempre pronta a sostenerci quando sbagliamo o siamo giù di morale. La qualità che mi stupisce di Vittoria è sicuramente la sua pazienza perché in 10 anni ha sempre sopportato i drammi all’interno della squadra cercando ogni volta di aiutarci. Io ormai la considero come parte della mia famiglia. Quando una di noi ha un problema può sfogarsi con lei ed è sempre disponibile a trovare una soluzione”

Quali sono i vostri obiettivi di squadra per il futuro?

“In realtà per questa stagione non ci siamo prefissate degli obiettivi perché l’anno prossimo probabilmente la squadra si scioglierà in quanto saremo più o meno tutte all’università e quindi seguiremo strade differenti. In ogni caso sicuramente speriamo di rivederci ogni tanto e magari di fare qualche partita insieme per divertirci”

Sogni di diventare una giocatrice professionista oppure preferisci che il volley rimanga un modo per fare sport e stare in compagnia?

“Da piccola ovviamente desideravo di diventare una giocatrice professionista, guardavo le partite in tv e sognavo ad occhi aperti. Tuttavia crescendo e andando al liceo, dato che la scuola che faccio mi occupa tanto tempo, ho iniziato a vedere la pallavolo più come una valvola di sfogo soprattutto per staccare un po’ da tutte le preoccupazioni e le difficoltà dell’adolescenza, e ovviamente per divertirmi in compagnia della mia squadra. In ogni caso, se l’anno prossimo dovessi smettere, questo sport, ma soprattutto la squadra, costituirebbe una parte fondamentale di me davvero impossibile da dimenticare”

Hai atleti o atlete che ti ispirano?

“Un’atleta che ammiro è sicuramente Paola Egonu perché è una giocatrice piena di grinta che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Secondo me questa è una qualità fondamentale nella vita”

Concludo chiedendoti perché un ragazzo o una ragazza dovrebbe venire nella nostra Polisportiva? Che ambiente si respira all’Antal?

“Vedo molti che ragazzi si sentono parte di questa società e sono attaccati a tutte le persone che ne fanno parte. Direi che un ragazzo dovrebbe sceglierla perché sono tutti molto disponibili, soprattutto il custode che ad ogni partita fa il tifo per noi e Alessandro, il preparatore atletico”

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